Il lavoro del promoter fornisce da sempre un importante aiuto nel processo delle vendite in store e non solo.
Notoriamente si associa questa figura ai grandi supermercati, dove spesso possiamo trovare corner allestiti per la promozione di un prodotto o di un brand ma in realtà le situazioni in cui può essere richiesta sono davvero numerose e differenti tra loro.
Le mansioni
Innanzitutto, cosa fa il promoter?
Le mansioni non sono molte:
● fornisce informazioni sul prodotto, brand o offerta che sta promuovendo. Si può avvalere di brochure, depliant e simple da omaggiare ai clienti
● cerca di convincere il cliente sulla bontà e convenienza di quanto sta promuovendo; deve pertanto avere un approccio commerciale
● raccoglie dati per iscrizioni, tessere, compilazioni di moduli Nonostante i compiti del promoter siano relativamente pochi, il suo lavoro, che rientra nel settore del direct marketing, è decisamente prezioso perchè può raccontare il prodotto, il brand o l’offerta in maniera molto più esaustiva di qualunque materiale di comunicazione avviando una relazione di fiducia con il potenziale cliente anche se di breve durata.
E non lo fa solo con le parole e gli strumenti di cui dispone ma anche con il suo modo di porsi e atteggiarsi che può fare la differenza nel momento di stringere un accordo o anche solo di ottenere dei dati.
I requisiti
Per svolgere il lavoro di promoter sono necessari dei requisiti che possono variare a seconda dell’azienda con cui si collabora ma possiamo elencare quelli più richiesti in quanto trasversali ai vari settori:
1. doti commerciali: al primo posto riportiamo senza dubbio l’approccio commerciale dato che il fine ultimo del promoter è sempre quello di vendere. Anche se si tratta di raccogliere dati o adesioni a programmi fedeltà il compito che gli si richiede è di convincere l’interlocutore a svolgere l’azione richiesta
2. ottime capacità comunicative: saper esprimersi bene in modo che l’interlocutore comprenda tutte le informazioni necessari per decidere se acquistare o meno è ovviamente un requisito fondamentale
3. saper gestire le obiezioni: è importante saper rispondere a eventuali dubbi o problemi che il cliente può sollevare dando luce al prodotto e senza mai entrare in polemica
4. cura dell’aspetto: a prescindere dall’azienda e dal settore tutti richiedono che i promoter abbiano un aspetto quanto più curato per dare all’esterno un’immagine di precisione e professionalità
5. conoscenza della lingua inglese: non sempre è richiesta ma soprattutto nelle grandi città conoscere l’inglese per approcciare il turista straniero diventa sempre più essenziale
I settori
Ci sono settori in cui la figura del promoter è molto più richiesta che in altri. Al primo posto sicuramente il beauty: è facile infatti incontrarne uno in profumeria o in erboristeria per promuovere un nuovo prodotto, dare informazioni e sample o per attivare tessere fedeltà.
Stessa cosa per i negozi di abbigliamento, soprattutto i franchising.
Segue la telefonia e ’IT e il food&beverage, altri settori che necessitano spesso di questa professionalità per far provare i prodotti o per parlare delle offerte in corso. Famosi sono i corner allestiti nei supermercati dove a volte è anche possibile assaggiare il prodotto (almeno in era pre-Covid!): il miglior modo per convincere il cliente!
Il promoter è dunque una professione richiesta trasversalmente nei vari settori con l’obiettivo preciso di promuovere e vendere. È senza dubbio una risorsa importante per tutti i brand per presentare al pubblico i propri prodotti, offerte e promozioni e dovrebbero prevedere di avvalersi di queste figure ogni volta che abbiano la necessità di instaurare con il cliente un contatto diretto.